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Papa Francesco: la vita, la rivoluzione nella Chiesa cattolica e l’eredità lasciata al mondo

Papa Francesco in abiti semplici, con sfondo della Basilica di San Pietro al tramonto

Dalla giovinezza a Buenos Aires al pontificato rivoluzionario, fino alla sua morte nel 2025: chi era davvero Jorge Mario Bergoglio

 

 

Chi è Papa Francesco: vita, formazione e l’ascesa al soglio pontificio

 

Jorge Mario Bergoglio nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, in una famiglia di immigrati italiani. Il padre, Mario, era un ferroviere originario del Piemonte, mentre la madre, Regina Sivori, era casalinga. Cresce in un ambiente umile ma molto devoto, che lo avvicina presto alla fede cattolica.

Dopo il diploma come tecnico chimico, entra nel seminario gesuita, formandosi in filosofia e teologia. Ordinato sacerdote nel 1969, Bergoglio si distingue per l’intelletto e per l’empatia verso gli ultimi. Durante la dittatura argentina (1976-1983), il suo ruolo fu controverso ma anche coraggioso: aiutò in segreto molti perseguitati a fuggire dal Paese, pur mantenendo una posizione pubblica prudente.

Nel 1998 diventa arcivescovo di Buenos Aires, e nel 2001 cardinale, nominato da Papa Giovanni Paolo II. Da allora, si afferma come una figura capace di unire ortodossia dottrinale e attenzione sociale.

Il 13 marzo 2013, dopo le storiche dimissioni di Benedetto XVI, viene eletto papa. È il primo pontefice latinoamericano, il primo gesuita e il primo a scegliere il nome Francesco, in omaggio a San Francesco d’Assisi.

 

 

Il caso dei due papi: una rarità storica

 

La convivenza tra Papa Francesco e Papa Benedetto XVI è stato un evento unico nella storia moderna della Chiesa. La rinuncia di Joseph Ratzinger, avvenuta l’11 febbraio 2013 per motivi di salute e “lucida consapevolezza della sua debolezza”, ha interrotto una tradizione secolare di pontificati a vita.

Prima di lui, solo Gregorio XII nel 1415 aveva rinunciato al trono pontificio, per porre fine al Grande Scisma d’Occidente. In oltre duemila anni di storia, le dimissioni papali sono quindi eventi eccezionali.

Il periodo di convivenza tra due papi è stato gestito con equilibrio: Benedetto XVI ha mantenuto un basso profilo, ritirandosi nel Monastero Mater Ecclesiae, senza interferire nella vita della Chiesa. Papa Francesco lo ha sempre descritto come una “presenza saggia e silenziosa”, e i due si sono incontrati più volte in forma privata.

 

 

Papa Francesco e la rivoluzione nella Chiesa cattolica

 

Il pontificato di Francesco si è distinto fin dall’inizio per un tono rivoluzionario. La sua visione della Chiesa è più vicina a quella di un ospedale da campo che a una roccaforte della dottrina. I suoi interventi, spesso semplici e diretti, hanno mirato a spostare l’attenzione dal potere alla misericordia.

  1. La riforma della Curia Romana e la trasparenza economica

Uno dei primi obiettivi di Francesco è stato riformare la Curia Romana, l’organismo che amministra la Santa Sede. Il Papa ha pubblicato nel 2022 la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, che ha ridisegnato l’organizzazione vaticana, puntando su:

  • Più efficienza e meno burocrazia
  • Riduzione del centralismo a favore delle conferenze episcopali locali
  • Accesso ai ruoli di governo anche per i laici e le donne

In ambito economico, ha promosso audit indipendenti, regolamenti contro la corruzione, e il rafforzamento dell’AIF (Autorità d’informazione finanziaria), con l’obiettivo di eliminare gli scandali legati allo IOR (Istituto per le Opere di Religione).

  1. Attenzione ai poveri, agli ultimi e alle periferie

Francesco ha voluto una Chiesa “in uscita”, capace di farsi prossima ai poveri, agli emarginati e ai migranti. Ha criticato la “Chiesa da salotto” e ha invitato vescovi e sacerdoti ad “avere l’odore delle pecore”.

Ha visitato favelas, campi profughi e carceri, denunciando le ingiustizie sociali e il sistema economico globale. “Questa economia uccide”, ha affermato in Evangelii Gaudium (2013), definendo il neoliberismo un nemico della dignità umana.

  1. Apertura e dialogo interreligioso

Papa Francesco ha costruito ponti con le altre religioni. Ha firmato ad Abu Dhabi (2019) lo storico Documento sulla fratellanza umana con il Grande Imam di Al-Azhar. Ha promosso dialoghi anche con l’ebraismo, il buddismo e perfino l’ateismo, sostenendo che l’importante è la ricerca sincera del bene.

In ambito ecumenico, ha fatto passi verso le Chiese ortodosse e protestanti, promuovendo incontri e iniziative congiunte, pur nella differenza dottrinale.

  1. La Chiesa e l’ambiente: Laudato si’

Con l’enciclica Laudato si’ (2015), Francesco ha segnato una svolta nella dottrina sociale cattolica. L’ambiente non è solo un tema ecologico, ma una questione morale e spirituale.

L’enciclica richiama la necessità di una conversione ecologica, un cambiamento radicale dello stile di vita, contro il consumismo e lo sfruttamento delle risorse. È stata accolta favorevolmente da scienziati, attivisti e anche da leader politici.

  1. Inclusione e misericordia

Papa Francesco ha rifiutato la logica dell’esclusione, anche quando si trattava di temi controversi:

  • Divorziati risposati: ha aperto alla possibilità di accedere ai sacramenti con l’esortazione Amoris Laetitia (2016)
  • Coppie omosessuali: ha riconosciuto il valore delle relazioni affettive e ha parlato della necessità di leggi che tutelino i diritti civili
  • Donne nella Chiesa: ha istituito commissioni per studiare l’accesso delle donne al diaconato e ha nominato donne in ruoli vaticani mai ricoperti prima

 

Queste aperture hanno provocato resistenze interne: alcuni cardinali e teologi conservatori lo accusano di ambiguità dottrinale, ma Francesco ha sempre risposto che “la dottrina non è un monolite, ma un fiume che scorre”.

 

 

Le recenti condizioni di salute di Papa Francesco

 

Negli ultimi anni, la salute di Papa Francesco è diventata una preoccupazione per i fedeli e per i vertici vaticani. Ha subito un intervento al colon nel 2021 e, nel 2023, un ricovero per bronchite infettiva. Il mese di febbraio 2025 ha segnato un nuovo allarme: ricovero d’urgenza al Policlinico Gemelli per un’infiammazione polmonare acuta. Continuava a guidare la Chiesa, seppur in sedia a rotelle, riducendo al minimo gli impegni pubblici.

 

 

La morte di Papa Francesco: le ultime ore e le cause

 

Papa Francesco è morto il 21 aprile 2025, alle ore 7:35, nella sua residenza presso la Domus Sanctae Marthae. L’annuncio ufficiale è stato dato dalla Sala Stampa Vaticana.

Secondo i medici vaticani, la causa del decesso è stata una emorragia cerebrale improvvisa, con forte sospetto di ictus, non direttamente collegata alle sue pregresse patologie respiratorie croniche. La morte è sopraggiunta in modo rapido e inaspettato, nonostante i segni di affaticamento già visibili durante la sua ultima apparizione pubblica, avvenuta il giorno precedente durante la benedizione Urbi et Orbi.

I funerali si svolgeranno sabato 26 aprile alle 10, in Piazza San Pietro, alla presenza di leader religiosi, capi di Stato e milioni di fedeli da tutto il mondo. Le sue esequie saranno occasione di commozione globale, e di riflessione sull’enorme impatto del suo pontificato.

 

 

Chi sono i probabili successori di Papa Francesco

 

Se la Sede dovesse diventare vacante, i cardinali riuniti in conclave dovranno scegliere il nuovo Papa tra i 121 cardinali elettori (aprile 2025). Ecco i nomi più citati:

  • Matteo Zuppi (Italia): presidente CEI, mediatore in Ucraina, vicino a Sant’Egidio. Ponte tra riformismo e tradizione.
  • Luis Antonio Tagle (Filippine): già prefetto per l’Evangelizzazione dei Popoli, volto globale della Chiesa asiatica.
  • Péter Erdő (Ungheria): canonista esperto, esponente dell’ala conservatrice europea.
  • Jean-Claude Hollerich (Lussemburgo): sostenitore del cammino sinodale e dell’ascolto delle istanze moderne.
  • Robert Sarah (Guinea): tradizionalista, molto seguito in Africa e tra i cattolici conservatori.

La scelta sarà determinata da fattori geopolitici, teologici e carismatici. Il prossimo Papa dovrà affrontare questioni cruciali: crisi vocazionale, secolarizzazione, dialogo con la modernità, e continuità o discontinuità con l’“era Francesco”.

 

 

Papa Francesco ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa. Il suo pontificato ha rappresentato una svolta nella direzione della misericordia, del dialogo e della giustizia sociale. Ora il mondo attende di scoprire chi raccoglierà la sua eredità spirituale e riformista, in un’epoca di grandi cambiamenti.

 

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Girolamo – Voce di Sespera

Girolamo Culcasi fondatore di sespera.it, esperto in digital marketing, SEO e assistenza alla persona. Scrive per supportare anziani, disabili e famiglie fragili con contenuti chiari, affidabili e orientati ai servizi.

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