Nuove regole per l’ISEE: cosa prevede il DPCM 14 gennaio 2025, n. 13
Dal 5 marzo 2025 è entrato ufficialmente in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) n. 13 del 14 gennaio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio. Le modifiche hanno un impatto diretto sulla determinazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e sulla compilazione della nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).
L’INPS, con la circolare n. 73 del 3 aprile 2025, ha chiarito punto per punto le novità e aggiornato la modulistica per i cittadini.
Esclusi dal calcolo ISEE i Titoli di Stato e i risparmi postali
Una delle novità più attese riguarda l’esclusione di specifiche forme di risparmio dal patrimonio mobiliare ai fini del calcolo ISEE. Nello specifico:
- Titoli di Stato
- Libretti di risparmio postale
- Buoni fruttiferi postali (inclusi quelli devoluti allo Stato)
Questi strumenti non saranno conteggiati nel patrimonio mobiliare fino a un valore massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Una misura che favorisce il risparmio in strumenti garantiti dallo Stato e può alleggerire l’ISEE per molti contribuenti.
Esclusi dal reddito ISEE i trattamenti per persone con disabilità
Il nuovo regolamento prevede che i trattamenti assistenziali e previdenziali ricevuti da persone con disabilità non vengano più considerati nel reddito ai fini del calcolo ISEE.
Questo cambiamento rappresenta un importante passo verso l’equità sociale, perché evita che i contributi destinati al sostegno della disabilità penalizzino il calcolo delle agevolazioni.
Maggiorazione dello 0,5 nella scala di equivalenza per ogni disabile
Per ogni componente con disabilità nel nucleo familiare, viene applicata una maggiorazione dello 0,5 al parametro della scala di equivalenza.
La scala serve a ponderare la ricchezza in base alla composizione del nucleo familiare.
Questa novità riconosce le maggiori spese e il peso economico che comporta la presenza di un disabile in famiglia.
DSU precompilata: più semplice fare richiesta
Una vera rivoluzione è l’introduzione della DSU precompilata.
I dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate, INPS e altri enti pubblici saranno precaricati automaticamente, semplificando la vita al cittadino.
Inoltre, la validità della DSU sarà estesa fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione (anziché scadere al 15 gennaio dell’anno successivo come in passato).
Nuovo modello DSU: disponibile online dal 3 aprile
L’INPS ha pubblicato online il nuovo modello DSU, insieme a tutte le istruzioni aggiornate per la compilazione.
Tutti i cittadini che hanno già presentato la DSU nel 2025 ma vogliono beneficiare delle nuove agevolazioni devono presentare una nuova DSU con la modulistica aggiornata.
Le modifiche introdotte dal DPCM 13/2025 e dalla circolare INPS n. 73 del 3 aprile rappresentano un’importante evoluzione dell’ISEE, più vicina alla realtà economica delle famiglie italiane.
L’esclusione di alcuni strumenti di risparmio, la tutela delle persone con disabilità e la semplificazione delle procedure rappresentano un forte segnale di attenzione verso le fasce più fragili della popolazione, incentivando al contempo la trasparenza e il risparmio.