La Regione Siciliana eroga il contributo di solidarietà una tantum: lunedì 7 luglio 2025 partono i bonifici per oltre 6.500 famiglie in grave disagio economico.
Molti lo conoscono come “Reddito di Povertà Sicilia 2025”: si tratta in realtà del Contributo di Solidarietà, un aiuto economico regionale rivolto alle famiglie in grave disagio economico. In questo articolo ti spieghiamo come funziona, chi lo riceve e cosa devi sapere per non perdere il pagamento.
Sostegno economico concreto: al via i pagamenti
Il contributo di solidarietà una tantum della Regione Siciliana è finalmente in arrivo. Lunedì 7 luglio 2025, infatti, oltre 6.500 famiglie siciliane riceveranno direttamente sul proprio conto corrente l’importo spettante, grazie all’erogazione disposta da IRFIS – l’Istituto Finanziario della Regione Siciliana – con valuta effettiva 7 luglio.
La misura, destinata alle famiglie in grave difficoltà economica e sociale, era stata annunciata dal governo regionale a fine 2024 ed è stata gestita dall’Assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali in collaborazione con IRFIS.
Come avverranno i pagamenti e cosa devono fare i beneficiari
I pagamenti saranno erogati tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato al momento della domanda. L’Irfis ha già predisposto i versamenti con valuta effettiva 7 luglio 2025: i fondi dovrebbero essere visibili tra martedì 8 e mercoledì 9 luglio, a seconda dei tempi tecnici degli istituti bancari.
Non è necessario fare alcuna richiesta o conferma ulteriore: i beneficiari devono solo verificare l’accredito sul conto corrente comunicato.
In caso di problemi o mancata ricezione entro il 12 luglio, è consigliabile contattare l’assistenza Irfis o rivolgersi all’Assessorato regionale alla Famiglia e Politiche sociali.
Importi tra 2.500 e 5.000 euro per oltre 8.200 famiglie
Secondo i dati forniti, il pagamento riguarda inizialmente 6.554 beneficiari, per un totale di 25 milioni di euro già stanziati. Tuttavia, grazie a un successivo scorrimento della graduatoria, si aggiungono circa 1.700 nuove famiglie che accedono al contributo, portando il numero complessivo a oltre 8.200 nuclei familiari.
Gli importi erogati per ciascuna istanza variano tra i 2.500 e i 5.000 euro, in base alle condizioni socio-economiche del nucleo familiare.
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1.400 famiglie escluse per mancata presentazione dell’attestazione comunale
Un dato allarmante emerge dalla procedura: circa 1.400 famiglie, pur essendo presenti nella graduatoria iniziale, hanno perso il diritto al contributo perché non hanno presentato l’attestazione comunale. Questo documento era obbligatorio per certificare la disponibilità a essere impiegati in attività socialmente utili e andava richiesto al proprio Comune di residenza nei tempi previsti.
Una semplice dimenticanza o la mancanza di informazioni aggiornate può costare caro: in questo caso moltissime famiglie bisognose hanno perso sostegni economici destinati a loro.
Se queste famiglie avessero seguito la nostra pagina Facebook o consultato regolarmente il nostro portale avrebbero ricevuto tutti gli aggiornamenti e le scadenze, evitando questa grave perdita.
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Rapidità nell’erogazione: il commento delle istituzioni
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato con orgoglio l’efficienza con cui è stata gestita la misura: “Abbiamo messo a segno una grande vittoria, quella di offrire in tempi brevissimi un sostegno economico concreto ai cittadini maggiormente in difficoltà. IRFIS ha dimostrato ancora una volta competenza e professionalità”.
Anche la presidente dell’IRFIS, Iolanda Riolo, ha confermato l’efficienza operativa dell’istituto: “Gli uffici hanno lavorato con la massima celerità per chiudere una misura molto attesa. IRFIS si conferma uno strumento efficace a servizio delle politiche economiche della Regione”.
Il punto di vista di Sespera.it
Questa misura dimostra come una gestione efficiente e tempestiva dei fondi pubblici possa realmente incidere sulla vita delle famiglie in difficoltà. Tuttavia, è altrettanto evidente quanto sia fondamentale restare costantemente informati.
Troppe persone, come nel caso delle 1.400 famiglie escluse, perdono contributi importanti per una semplice dimenticanza o per mancanza di informazione. Per questo Sespera.it è al fianco dei cittadini: per aggiornare, spiegare e guidare nel labirinto della burocrazia sociale.
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