Un Territorio in Emergenza
La Calabria si conferma una delle regioni più difficili per chi invecchia. I principali report sulla qualità della vita degli anziani, come il BES dell’Istat e i dossier di Italia Longeva, dipingono un quadro preoccupante: una bassa speranza di vita in buona salute, una significativa carenza di strutture residenziali e un’assistenza domiciliare decisamente insufficiente. In un territorio dove la domanda di servizi è elevata, l’offerta non riesce a rispondere adeguatamente alle necessità della popolazione anziana.
Strutture Residenziali: Un Numero Insufficiente di Posti Letto
Il Dato Istat: Solo 7.302 Posti Letto in Calabria
Secondo l’Istat, la Calabria dispone di 300 strutture residenziali (sia socio-assistenziali che socio-sanitarie) che offrono complessivamente 7.302 posti letto. Questo si traduce in una media di soli 3,97 posti per ogni mille abitanti, un dato tra i più bassi a livello nazionale. Per confronto, la media italiana si attesta a 6,92 posti ogni mille abitanti, mentre il Nord Italia vanta tassi molto superiori, con il Piemonte che raggiunge 11,81 e il Trentino 13,27 posti per mille.
Le Cause della Carenza
Le ragioni di questo divario sono molteplici: la limitata disponibilità di strutture, la concentrazione di quelle esistenti nei centri urbani maggiori e i costi elevati, con rette che possono superare i 1.800 euro al mese, rendendo difficile l’accesso per molte famiglie.
Servizi Semiresidenziali: Un’Alternativa Ancora Poco Diffusa
La Scarsa Presenza di Servizi Semiresidenziali nel Sud
Un’alternativa al ricovero in RSA è rappresentata dai servizi semiresidenziali, che consentono agli anziani di trascorrere alcune ore in struttura per poi rientrare a casa. A livello nazionale, questi servizi coprono in media 2,18 anziani ogni 1.000 abitanti. Tuttavia, regioni come la Provincia Autonoma di Trento, la Lombardia e l’Emilia Romagna vantano tassi significativamente più elevati (9,09‰, 7,46‰ e 5,30‰ rispettivamente), mentre Calabria e Sicilia registrano un dato quasi inesistente, pari a soli 0,11‰.
Assistenza Domiciliare: Opportunità Mancata per il Territorio
Un Tasso di Copertura Preoccupante
L’assistenza domiciliare, che potrebbe rappresentare un valido sostituto al ricovero in strutture, mostra dati ancor più allarmanti in Calabria. Nel 2023, solo l’1,7% degli over 65 riceve assistenza domiciliare, a fronte di una media nazionale del 3,89% e dell’obiettivo del 10% fissato dal PNRR. In altre regioni del Sud, come in Puglia e Sardegna, i dati sono lievemente superiori ma comunque tra i peggiori in Italia.
Le Implicazioni per la Salute degli Anziani
Questa carenza di servizi domiciliari è particolarmente grave se si considera che, secondo il database Health Search, oltre il 25% degli over 60 in Calabria vive in condizioni di fragilità moderata o grave, contro il 20% delle regioni settentrionali. Una situazione che evidenzia come la domanda di assistenza esista in maniera marcata, mentre l’offerta resti insufficiente.
Il quadro che emerge è chiaro: in Calabria, l’invecchiamento della popolazione si accompagna a una crisi strutturale nell’ambito dell’assistenza agli anziani. La carenza di posti letto nelle strutture residenziali, l’insufficiente diffusione dei servizi semiresidenziali e domiciliari, unita all’alto costo del ricovero e ad una maggiore fragilità della popolazione anziana, impongono una strategia d’intervento urgente.
È necessario un impegno coordinato che preveda investimenti mirati, una migliore programmazione dei servizi e l’implementazione di soluzioni innovative per garantire un livello di cura adeguato, ridurre il carico sulle famiglie e migliorare la qualità della vita degli anziani in Calabria.
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Il quadro critico descritto evidenzia l’urgenza di un intervento coordinato per migliorare l’assistenza agli anziani in Calabria. La mancanza di strutture adeguate, unita a un’insufficiente offerta di servizi domiciliari e semiresidenziali, rende indispensabile il coinvolgimento attivo di tutti gli operatori del settore.
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