Quando la musica guarisce: un concerto speciale per Maria Rosa Orlandi alla Fondazione Santa Chiara di Lodi
A 92 anni, anche un semplice sogno può illuminare un’intera giornata. Ed è proprio questo che è accaduto alla Fondazione Santa Chiara di Lodi, dove l’iconica cantante Iva Zanicchi ha realizzato il desiderio di Maria Rosa Orlandi, ospite della struttura, regalando a lei e a tanti altri anziani un concerto indimenticabile. Un evento che non è solo spettacolo, ma anche messaggio sociale potente: non dimentichiamo i nostri anziani.
Il progetto “Let’s Dream”: i sogni non hanno età
Il concerto si inserisce nel progetto nazionale “Let’s Dream – È sempre tempo di sognare”, promosso dalla Fondazione Amplifon a partire dal 2022. L’iniziativa mira a realizzare i desideri degli anziani ospiti di RSA e strutture residenziali, ridando loro voce, dignità e gioia attraverso esperienze emozionanti e memorabili.
Maria Rosa, originaria di Tavazzano, aveva un desiderio semplice ma intenso: incontrare Iva Zanicchi, sua cantante preferita da decenni. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Santa Chiara e Let’s Dream, quel sogno è diventato realtà.
“È bellissima”: l’incontro tra Rosa e Iva
Le parole di Maria Rosa parlano da sole:
“Sono contentissima. Ho parlato con lei ed è bellissima. Io l’ho sempre ascoltata: in radio, in casa, in tivù, ovunque. E poi mi ha detto che ho una bella faccia.”
Un momento tenero, di grande impatto emotivo per lei e per tutte le ospiti presenti. In cambio, Iva ha risposto con affetto, regalando sorrisi, musica e anche qualche battuta.
L’appello forte di Iva: “Non venire a trovare i vostri vecchi è un peccato mortale”
Durante il suo intervento, Iva Zanicchi ha lanciato un messaggio durissimo e necessario:
“Non venire a trovare i vostri vecchi è un peccato mortale, che pagherete chiaramente”.
Ha poi aggiunto con tono severo:
“Sono spietata. Quando vedo la solitudine e la malinconia di questi ospiti, non sopporto il pensiero che possano essere abbandonati”.
Un appello diretto a tutte le famiglie italiane che, per mancanza di tempo o disattenzione, rischiano di lasciare soli i propri cari anziani, ignorando quanto anche una visita, una parola o una carezza possano fare la differenza.
Il concerto: un viaggio tra epoche e ricordi
Ad accompagnarla sul palco, Sandro Allario (tastiere e fisarmonica) e il chitarrista Daniele Ronda. La sala della RSA si è animata con i brani storici del repertorio italiano:
- La mia solitudine sei tu
- Come ti vorrei
- Romagna mia
- O’Sarracino
- Oh mia bela Madunina
I canti si sono intrecciati con balli, battute e piccoli siparietti comici tra Iva e gli anziani, anche in carrozzina, creando una connessione viva e sincera.
Il ricordo commosso di Fausto “Pippi” Pinna
In un momento di riflessione, Iva ha ricordato il suo compagno di vita, Fausto Pinna, detto “Pippi”, scomparso l’agosto precedente. Un gesto che ha commosso l’intera sala e dimostrato come la memoria, il dolore e l’amore continuino a vivere e a intrecciarsi anche nella terza età.
Le polemiche: esclusi alcuni ospiti dall’evento
Non tutto però è filato liscio. Alcuni familiari hanno protestato perché non tutti gli ospiti della RSA hanno avuto accesso al concerto. Secondo le testimonianze, ci sarebbero stati “pazienti di serie A e altri di serie B”, generando indignazione e critiche nei confronti dell’organizzazione. Un fatto che pone l’accento su un punto cruciale: l’accessibilità e la giustizia anche negli eventi emozionali all’interno delle RSA.
L’evento di Lodi rappresenta molto più di un semplice concerto. È un monito sociale, un inno all’inclusione, alla memoria, al sogno. È la dimostrazione che gli anziani non sono solo persone da accudire, ma individui con desideri, passioni e storie da onorare.
L’importanza di far sentire gli anziani vivi e presenti
Come ha ricordato Iva Zanicchi:
“L’importante è non smettere mai di sognare.”
E noi non dobbiamo mai smettere di farli sentire parte attiva del nostro presente.