Invalidità civile al 74% nel 2025? Hai diritto a un assegno mensile di 336 €, no ad indennità di accompagnamento di 542 €, aumenti contributivi, agevolazioni fiscali e previdenziali come APE Sociale: una guida completa e aggiornata sui benefit INPS.
Quali aiuti spettano a chi ha il 74% di invalidità civile?
L’invalidità civile riconosciuta al 74% è una condizione che, secondo la legge italiana, garantisce l’accesso a numerosi benefici economici, fiscali, previdenziali e sanitari. Nonostante non si tratti del massimo livello di disabilità, è comunque una soglia significativa che permette di accedere a forme di sostegno concreto da parte dello Stato.
Vediamo nel dettaglio tutti i diritti e le agevolazioni previste nel 2025 per chi ha una certificazione di invalidità civile pari o superiore al 74%.
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Assegno mensile di assistenza
Uno dei benefici più importanti è l’assegno mensile di assistenza, erogato dall’INPS alle persone invalide tra il 74% e il 99%. Questo assegno viene riconosciuto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, non svolge attività lavorativa e rispetta specifici limiti di reddito.
Importo 2025: 336 euro mensili per 13 mensilità.
Limite di reddito personale: non superiore a 5.771,35 euro annui (5.725,46 euro nel 2024, aggiornato annualmente).
Durata: l’assegno viene corrisposto per 13 mensilità e decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, oppure, in casi specifici, dalla data indicata dalla commissione medica.
Requisiti principali:
- Invalidità compresa tra il 74% e il 99%;
- Età tra i 18 e i 67 anni;
- Nessuna attività lavorativa in corso (definita dall’art. 12-ter del DL 146/2021);
- Reddito inferiore al limite stabilito;
- Residenza stabile e abituale in Italia;
- Cittadinanza italiana o permesso di soggiorno di almeno un anno per i cittadini extracomunitari;
- Iscrizione anagrafica per cittadini comunitari.
Incompatibilità: l’assegno non può essere erogato insieme ad altri trattamenti diretti di invalidità (come pensioni di guerra, di lavoro o servizio). Tuttavia, è possibile scegliere la prestazione più favorevole. Eventuali incompatibilità sopravvenute vanno comunicate all’INPS entro 30 giorni.
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Indennità di accompagnamento (solo con invalidità 100%)
Chi ha il 74% di invalidità non ha diritto all’indennità di accompagnamento, che spetta solo a chi è riconosciuto invalido al 100% e ha necessità di assistenza continua.
Importo 2025: 542,02 euro al mese, senza limiti di reddito.
È importante chiarire questo punto per evitare confusione: anche se si è affetti da patologie gravi o si ha una mobilità ridotta, senza il riconoscimento del 100% d’invalidità accompagnato da “necessità di assistenza continua”, l’accompagnamento non è previsto.
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Contributi previdenziali agevolati
Chi lavora e ha un’invalidità riconosciuta pari o superiore al 74% ha diritto a una maggiorazione contributiva che può rivelarsi molto vantaggiosa per l’accesso alla pensione.
Per ogni anno di lavoro svolto dopo il riconoscimento dell’invalidità, si maturano 2 mesi di contributi figurativi extra, fino a un massimo di 5 anni (quindi 60 mesi).
Questo beneficio può anticipare l’accesso alla pensione e migliorare l’importo mensile percepito. Vale per tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e pubblici, a condizione che l’invalidità sia riconosciuta ufficialmente e documentata nei fascicoli contributivi.
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APE Sociale e pensioni anticipate
Un altro importante vantaggio è l’accesso all’APE Sociale, una forma di pensionamento anticipato che nel 2025 continua a essere confermata.
Chi ha almeno 63 anni e 5 mesi di età, è invalido al 74% o più, e ha almeno 30 anni di contributi può richiedere l’APE Sociale. Questa misura consente di ricevere un assegno dallo Stato fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
In alternativa, i lavoratori precoci (con almeno 1 anno di contributi versati prima dei 19 anni) e con invalidità pari o superiore al 74% possono accedere alla pensione anticipata con soli 41 anni di contributi.
Infine, per chi lavora nel settore privato ed ha un’invalidità riconosciuta al 100%, esiste la possibilità di pensione anticipata di vecchiaia con 20 anni di contributi e 61 anni di età per gli uomini e 56 per le donne.
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Esenzioni sanitarie e agevolazioni fiscali
Le persone invalide al 74% hanno diritto a l’esenzione dal ticket sanitario, sia per visite specialistiche che per esami diagnostici e farmaci. Basta presentare la documentazione dell’invalidità presso la propria ASL di competenza.
Inoltre, sono previste agevolazioni IVA al 4% per l’acquisto di ausili medici, protesi, supporti per la deambulazione, e per la trasformazione tecnica dei veicoli (ad esempio pedane o comandi speciali).
Anche le detrazioni IRPEF al 19% su spese sanitarie, spese per l’assistenza personale o l’acquisto di strumenti informatici dedicati (come software per ipovedenti) sono garantite.
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Inclusione lavorativa e permessi speciali
Chi ha una percentuale d’invalidità pari o superiore al 45% può iscriversi al collocamento mirato (Legge 68/99) e accedere a graduatorie e concorsi riservati alle categorie protette. Questo include supporto nell’inserimento lavorativo e nelle pratiche con il Centro per l’Impiego.
Inoltre, chi ha invalidità almeno al 51% ha diritto fino a 30 giorni all’anno di permesso retribuito per sottoporsi a cure mediche correlate alla patologia invalidante.
I lavoratori pubblici con invalidità riconosciuta pari o superiore al 66% hanno priorità nella scelta della sede di lavoro e nei trasferimenti interni.
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Ausili, protesi e supporti domiciliari
Gli invalidi al 74% hanno diritto, tramite il Servizio Sanitario Nazionale, a protesi, ausili ortopedici, carrozzine, letti ospedalieri, montascale, secondo quanto previsto dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
In molti comuni è possibile anche accedere a servizi di trasporto sociale, assistenza domiciliare integrata (ADI) e supporto psicologico o educativo tramite i servizi sociali.
Come fare domanda per le agevolazioni INPS
Per ottenere l’assegno mensile o altre prestazioni legate all’invalidità civile, è necessario innanzitutto ottenere un verbale sanitario rilasciato dalla Commissione Medico Legale dell’INPS. Questo avviene tramite accertamento sanitario a seguito di una prima domanda da presentare online o tramite patronato.
La domanda può essere inoltrata:
- Online sul sito INPS con SPID, CNS o CIE (vai al servizio: Domanda Invalidità Civile INPS);
- Tramite Patronato (es. INCA, ACLI, CISL, ANMIL ecc.);
- Attraverso associazioni riconosciute (es. ANMIC, ENS, UIC, ANFFAS).
Durante la compilazione della domanda è fondamentale indicare:
- I dati anagrafici e di contatto;
- Le condizioni socio-economiche (reddito, lavoro, ricoveri);
- Le coordinate bancarie per il pagamento;
- Eventuali deleghe per la riscossione.
Dopo l’esito dell’accertamento, l’INPS invia il verbale tramite PEC o posta raccomandata. Il procedimento completo (fase sanitaria + concessoria) si conclude, salvo imprevisti, entro 90 giorni (45 + 45).
Attenzione: non è possibile presentare una nuova domanda se c’è già una pratica aperta o un ricorso in corso, a meno che non si tratti di domanda di aggravamento.
Per approfondire:
Il punto di vista di Sespera.it
Essere riconosciuti invalidi civili al 74% nel 2025 significa avere accesso a un sistema articolato di tutele economiche, fiscali e previdenziali. L’assegno mensile, le agevolazioni fiscali e le opportunità pensionistiche sono strumenti pensati per migliorare la qualità della vita e favorire l’autonomia personale.
Tuttavia, è fondamentale informarsi correttamente e affidarsi a patronati, CAF e professionisti per non perdere opportunità o fare errori nella presentazione delle domande. Su Sespera.it continueremo a monitorare tutte le novità normative per offrire ai cittadini disabili e alle loro famiglie contenuti sempre aggiornati, chiari e di supporto.
Link Utili
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