Una tragica vicenda di abusi domestici è avvenuta a Riccione, dove i Carabinieri sono intervenuti per liberare una donna anziana, 98enne, dalle cure maltrattanti di una badante 55enne, di origine moldava. La badante, che prestava servizio da circa quattro mesi presso l’abitazione dell’anziana affetta da demenza senile, è stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale e maltrattamenti dopo aver aggredito fisicamente l’anziana e i militari intervenuti.
Maltrattamenti Ripetuti: L’allarme della Nipote
Da almeno una settimana, l’anziana lamentava con i familiari il comportamento violento della badante, che spesso si presentava ubriaca sul luogo di lavoro. L’episodio clou è avvenuto quando l’anziana ha confidato alla nipote di aver ricevuto tre pugni sulla spalla, aggiungendo di avere paura della sua assistente. Preoccupata per la sicurezza della nonna, la nipote ha chiamato immediatamente il 112.
Intervento dei Carabinieri e Arresto
Al loro arrivo nell’appartamento, i Carabinieri hanno trovato la badante in evidente stato di ubriachezza, con un bottiglione di vino rosso quasi vuoto nella sua stanza. Il locale era in totale disordine, segno di una situazione di degrado. Alla richiesta di abbandonare immediatamente la casa, la 55enne ha reagito con violenza, tirando calci e pugni ai militari. Due Carabinieri sono rimasti feriti alle mani e ai polsi e hanno dovuto ricorrere alle cure mediche.
Nonostante la resistenza, la badante è stata arrestata e condotta in caserma con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. È emerso che la donna aveva già ricevuto una denuncia nel gennaio 2024 per maltrattamenti in famiglia, mentre lavorava a San Benedetto Val di Sambro, nel Bolognese.
Precedenti e Processi Futuri
La badante arrestata comparirà davanti al giudice per la direttissima. Questo caso mette in luce i rischi e le vulnerabilità a cui sono esposte le persone anziane e fragili, specialmente quando affidate a persone che non garantiscono un’assistenza adeguata.
Importanza di un Controllo Accurato per l’Assistenza Domiciliare
L’episodio di Riccione evidenzia la necessità di un accurato processo di selezione e monitoraggio per chi si occupa dell’assistenza agli anziani. Gli abusi su persone vulnerabili, come gli anziani con demenza, sono purtroppo in aumento e richiedono un’attenzione particolare da parte delle famiglie, ma anche delle istituzioni.
È fondamentale adottare un sistema di sorveglianza costante, includendo l’uso di referenze e verifiche delle precedenti esperienze lavorative. Le famiglie devono essere coinvolte attivamente nel monitoraggio delle condizioni in cui vivono i loro cari.
Questo caso scioccante sottolinea l’importanza di una maggiore regolamentazione e controllo nel settore dell’assistenza domestica per garantire la sicurezza degli anziani. Il tempestivo intervento dei Carabinieri ha permesso di evitare ulteriori violenze, ma l’episodio rimane un severo monito sulla necessità di vigilare attentamente sulle persone vulnerabili.