Stai pensando di ristrutturare casa nel 2025?
Il bonus ristrutturazione 2025 può fare davvero la differenza per chi vuole rendere la propria abitazione più sicura, efficiente o accessibile, soprattutto per famiglie, persone anziane o caregiver. Ma come funziona? Chi può richiederlo? E quali sono le scadenze da rispettare?
In questa guida aggiornata di sespera.it rispondiamo a tutte le domande pratiche, con esempi e chiarimenti utili per chi opera nel settore socio-sanitario o si prende cura dei propri cari a casa.
Cos’è il bonus ristrutturazione 2025
Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che consente di recuperare una parte delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia, tramite una detrazione IRPEF.
Quanto si può recuperare
- Fino al 31 dicembre 2025: detrazione del 50% su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
- Dal 2026: la percentuale scenderà gradualmente fino al 30% entro il 2033.
Ecco perché è importante muoversi entro il 2025.
A chi spetta il bonus
Il bonus ristrutturazione 2025 spetta a chi sostiene la spesa, anche se non è proprietario dell’immobile.
Possono richiederlo
- Proprietari e nudi proprietari
- Inquilini o comodatari con consenso del proprietario
- Familiari conviventi o caregiver che pagano i lavori
- Coniugi separati assegnatari della casa
Quali lavori sono ammessi
Il bonus copre numerosi interventi utili per la vita quotidiana, soprattutto in case abitate da anziani o persone fragili.
Esempi di interventi validi
- Rifacimento bagno o cucina
- Sostituzione infissi o pavimenti
- Realizzazione di rampe per disabili
- Installazione di ascensori o montascale
- Adeguamento impianti elettrici o idraulici
- Rimozione di barriere architettoniche
Anche la manutenzione ordinaria, se eseguita in condominio, rientra nel bonus.
Prima e seconda casa: le differenze
Prima casa:
- Accesso pieno al bonus, senza limitazioni particolari
- Rilevante per chi vive con anziani o persone con disabilità
Seconda casa:
- Bonus disponibile, ma non per immobili a uso promiscuo (es. abitazione + studio professionale)
Scadenze e novità
Grazie alla legge di Bilancio 2025, il bonus è prorogato fino al 31 dicembre 2033, ma con aliquote decrescenti:
Anno | Detrazione | Tetto massimo |
Fino al 2025 | 50% | 96.000 € |
2026–2027 | 36% | 48.000 € |
2028–2033 | 30% | 48.000 € |
Meglio ristrutturare entro il 2025 per ottenere il massimo beneficio.
Documenti necessari
Per ottenere la detrazione è necessario conservare:
- Fatture e ricevute dei pagamenti
- Bonifici parlanti (con causale e CF/PI)
- Permessi edilizi se previsti
- Comunicazioni all’ASL (ove richieste)
- Comunicazione ENEA (solo per lavori che migliorano l’efficienza energetica)
Esempio pratico
La signora Lucia, 74 anni, ha rifatto il bagno e sostituito tutti gli infissi nella sua abitazione. Ha speso 20.000 € e potrà recuperare 10.000 € in 10 anni, con detrazioni IRPEF annuali da 1.000 €.
Il punto di vista di sespera.it
Il bonus ristrutturazione rappresenta una vera opportunità di miglioramento abitativo. Significa poter vivere in ambienti più sicuri, accessibili e confortevoli, favorendo anche la permanenza a casa delle persone fragili. Un’occasione concreta di risparmio per le famiglie italiane.